mercoledì, luglio 30, 2008

Non tutti gli iPhone vengono per suocere

Oggi si parlava tra amici della frutta di stagione ed in particolare delle mele che ultimamente crescono sopra i telefoni cellulari.

Premetto che, essendo felicissimamente transumato al Mac ad autunno dell'anno scorso, nessuno potrà tacciarmi di essere un talebano della Microsoft, che Dio abbia in gloria Bill Gates e il suo sistema operativo denominato finestre mobili 5.0, una delle più grosse ciofeche mai concepite da mente umana, che tra le numerose funzioni esclusive vanta:
  1. non suonare la sveglia all'ora indicata;
  2. pretendere di indovinare cosa voglio scrivere senza prenderci mai;
  3. ingolfare la memoria a furia di aprire applicazioni senza chiuderle mai;
  4. raggiungere un'autonomia di qualche decina di minuti con l'antenna wifi accesa.
  5. ed altre imperdibili chicche, riservate a veri intenditori.
Insomma, dicevo, a meno di volersi foderare gli occhi di prosciutto di Carfagna, pardon, volevo dire di Carpegna e al di là degli innamoramenti per questo o quel giocattolo multimediale, l'uscita dell'iPhone in Italia e delle relative (convenientissime...) tariffe richiede qualche considerazione, non fosse altro perché quasi centomila italiani si sono capicollati nei negozi autorizzati per acquistare il diabolico gadget solo nella prima settimana.
E questo nonostante la tendenza del mercato sia negativa stando a Repubblica.it, dove, evidentemente, non hanno ancora scoperto l'uso dei correttori ortografici, ma in compenso le cantano chiare a quegli analfabeti di italiani che sanno solo comprare frigoriferi.


Chissà, magari fra qualche mese usciranno i risultati di un'indagine da cui risulta che l'italiano medio non sa scegliere un iPhone, ma in compenso sa comprare un phon per i capelli.
Eh, quando il santo romito Pantaleo diceva "la iota differentia..."

Detto ciò, torniamo alla vexata quaestio.
Caro iPhone, ma quanto mi costi alla fine della fiera?
Mi sono andato a vedere le tariffe TIM e, come segnalavo ad un amico, dopo un primo momento di rimbambimento, sono arrivato alla conclusione che l'attuale offerta di TIM è decisamente esosa, almeno per le mie modeste esigenze, non parliamo poi di quando ci mette lo zampino Carlos Slim.

Risulta infatti che le mie chiamate siano decisamente meno delle 250 proposte nel piano tariffario "flat" da 50€ al mese (moltiplicato 24 mesi minimo = 1440€), così come i 100 SMS sono più del doppio e così pure il traffico da 1Gb, visto che a malapena arrivo a 200Mb al mese, quando lo uso molto.
Insomma, a conti fatti pagherei non meno di 120€ (e la tassa per uso "governativo"?) contro i consueti 70-80€ (tassa inclusa).

E questo sarebbe il piano tariffario più a buon mercato, escludendo quello da 30€, 19cent a chiamata fissi + 15cent al minuto con tariffazione a scatti anticipati, minimo minimo significa su 100 telefonate sopra al minuto €30 + 19€ + 15€ + la tassa... lassamo perde, va, oltre all' una tantum di ben 199€ per il telefonino.

Chissà perché mi viene in mente Totò...



A questo aggiungiamo poi che la pubblicità televisiva del melafonino mi sembra abbastanza deprimente con tutta 'sta enfasi su gli appuntamenti di lavoro, le mail di lavoro e le telefonate di lavoro, regà, ma qua, divertirsi mai?

Ecchediamine, va a finire che 'sto iPhone se lo comprano solo le suocere, per chiamare le figlie ogni 5 minuti.

Stai a vedere che quei centomila italiani in realtà sono italiane over 40...
che si tratti delle famigerate desperate iphonewives?
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...