lunedì, giugno 04, 2007

Il silenzio degli Indecenti

Lo so, sono stato troppo assente ultimamente, ma a mia discolpa posso citare di aver finito la benzina, essere rimasto senza credito nel telefonino, l'inondazione (di spam) e l'invasione delle cavallette...insomma, non è stata colpa mia....

Lungi da me voler dare una connotazione politica a questo equidistante blog, il quale non è nè di destra, nè di sinistra, nè tantomeno di centro, ma si situa fondamentalmente sopra.

Chi mi conosce sa che sono persona poco incline alla polemica politica, che mai e poi mai mi lascerei coinvolgere in discussioni inconcludenti con il primo troll di passaggio...

Ora, essendo in partenza per il paese maggior esportatore di democrazia al mondo, forse per un eccesso di produzione interna, ho preso il mio vecchio passaporto ed ho notato questo interessante fenomeno:

la marca da bollo è passata da 30,99 a 40,29 euro.

Come ben sapete non sono uno che si fissa su queste quisquilie, ma preso da questo sacro furore investigativo, mi sono riproposto di andare a verificare se per questo leggerissimo incremento del 33% circa dovevamo ringraziare Berlusconi Silvio da Arcore, Cavaliere della parabola rotonda, non vergine ma certamente martire, almeno stando a quanto riferisce l'agiografo di corte, on. Bondi, partito comunista e arrivato democristiano, oppure il suo acerrimo nemico, Prodi Romano da Scandiano, un cicloturista prestato alla politica, con la tragica fissazione di voler mettere d'accordo i due rétori Mastaella e Bertinotium, i quali, discussero per 14 giorni e 14 notti sul vocativo di ego e alla fine lo chiamarono indulto, tra le grida festanti dei molti previtini presenti.

I risultato della nemmeno troppo impegnativa indagine dice la marca da bollo passo' da 31,29 (quindi gia' rincarata dai precedenti 30,99) a 41,29 in data 1° giugno 2005.

Passiamo quindi alla proclamazione del vincitore di quella che a Roma chiamerebbero la sóla.

And the winner is.... Berlusconi Silvio, il cavaliere eclettico, l'uomo che sussurra alle cavallone e in mancanza di quelle, fischia alla prima che passa.

Anzi, per onestà bisogna attribuire il merito al suo prediletto delfino, il dottor Stranamonti, teorico della finanza creativa fine-di-mondo ed insigne commercialista, con una congenita difficoltà a distinguere tra i segni + e -, qui ritratto in una rara imago assieme al suo sosia Dr. Stranamore (Peter Sellers).

Il nostro brevilineo eroe, non pago, si era già distinto per aver aumentato anche il bollo sui conti correnti, passato da 6,23 euro trimestrali a 8,55, sempre a partire dal primo giugno 2005, dichiarando però contemporaneamente che tale aumento andava nel senso di una diminuzione delle tasse e che solo la solita propaganda cumunista poteva sostenere il contrario.

Dello stesso parere, ovviamente, anche l'illustre economista Renato Brunetta, un accanito sostenitore della teoria che, per poter abbattere le tasse ai ricchi occorre alzare le imposte ai poveri, perciò soprannominato Brunetta dei Ricchi e Poveri.

Ma si sa, il popolo è bue e quindi è giusto che oltre ad essere cornuto, venga pure tassato.


Buon espatrio a tutti.
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